Dopo la lunga pausa dovuta alla pandemia si torna ad organizzare eventi!
Il 2 aprile Neema ha organizzato a Montevarchi – ospiti delle Stanze Ulivieri – un pranzo di solidarietà per raccogliere fondi volti a portare avanti i progetti a sostegno degli amici In Tanzania e nella Repubblica Democratica del Congo.
Una ripartenza molto positiva che è stata anche una occasione per ritrovarsi come non accadeva da tempo.
Un caloroso ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato rendendo questa giornata davvero speciale.
Anche a Natale 2022, presso la parrocchia di Sant’Andrea Corsini è stato riservato uno spazio per allestire il banchino di Natale di Neema.
Il ricavato delle vendite ha finanziato l’ampliamento della Casa della mamma e del bambino che Neema sta costruendo nel villaggio di Mkongo in Tanzania e, sempre a Mkongo, l’ampliamento della scuola professionale Veta dove occorrono nuovi e più capienti dormitori per i ragazzi; mentre a Kirungu, nella Repubblica Democratica del Congo, verrà finanziato l’ampliamento della scuola di elettronica e informatica.
La pasticceria e cioccolateria Bonci di Montevarchi ha offerto a Neema 120 Panbriaconi da vendere al banchino per finanziare i progetti.
Un caloroso ringraziamento a Bonci per la solidarietà dimostrata.
Approfittando delle vacanze al campeggio Fonte allo Squarto a Talla in provincia di Arezzo, alcuni dei nostri associati hanno organizzato un mercatino solidale che si è svolto con successo il 13 agosto 2022.
Un ringraziamento a tutti coloro che ci hanno sostenuto facendo acquisti.
Queste parole appartengono all’ultimo colloquio di Gesù Risorto con i suoi discepoli, prima di ascendere al Cielo, come descritto negli Atti degli Apostoli: «Riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini della terra» (1,8). E questo è anche il tema della Giornata Missionaria Mondiale 2022, che come sempre ci aiuta a vivere il fatto che la Chiesa è per sua natura missionaria. Quest’anno essa ci offre l’occasione di commemorare alcune ricorrenze rilevanti per la vita e missione della Chiesa: la fondazione, 400 anni fa, della Congregazione de Propaganda Fide – oggi per l’Evangelizzazione dei Popoli – e, 200 anni fa, dell’Opera della Propagazione della Fede, che, insieme all’Opera della Santa Infanzia e all’Opera di San Pietro Apostolo, 100 anni fa hanno ottenuto il riconoscimento di “Pontificie”.
La testimonianza di Patrizia alla Giornata Missionaria Mondiale 2022
Oggi sono qui per parlarvi dell’importanza di questa giornata che il Papa ha intitolato “Testimoni e Profeti”
Tutti siamo chiamati ad essere tali. Patrizia, Giuseppe, Enzo, Paola….. Dio ci chiama ad uno ad uno per nome. Qualcuno getta via la chiamata, qualcuno ascolta. allora è il momento di alzarci in piedi raccontando la propria vita la missione per rendere migliore questo mondo. Come alzarci in piedi?
Chiediamo al Signore: cosa posso fare? Cosa vuoi che faccia della mia vita? Chi si aggrappa alla missione crede fermamente alla giustizia e all’uguaglianza per tutti i popoli volendo che la diversità sia il propulsore dell’uguaglianza. Ascoltiamo oggi questa chiamata ad aiutare anche economicamente le chiese povere del mondo che attraverso le Pontificie Opere Missionarie hanno la possibilità di crescere nella fede e contemporaneamente soddisfare i bisogni fondamentali. Si perché è difficile pregare quando si ha fame, o ti muore un figlio di morbillo o varicella. Nella mia esperienza in Africa ho imparato a testimoniare l’amore di Cristo aiutando la gente a sopravvivere in maniera dignitosa, dando loro una formazione culturale, la possibilità di curarsi e di mangiare… mettendosi a disposizione ed in ascolto. Un capo villaggio una volta ci ha detto: “uomo bianco ricorda che hai una bocca e due orecchie perché è più importante ascoltare che parlare.”
Ascoltare ed esserci quindi, tessere relazioni che ti porti a casa e che sono l’essenza della missione. Un giorno camminavo per la strada del villaggio di Mkongo e mi sono sentita chiamare da un giovane con una bambina vicino.
“Dada (sorella) Patrizia vieni qua ti ricordi di me?” – mi ha detto.
“No, non mi sembra di riconoscerti” – ho risposto.
“Sono Lauama, quando ero piccolo hai giocato spesso con me, adesso puoi giocare con mia figlia?”
In questo periodo di pandemia non abbiamo potuto fare viaggi in Africa. spesso qualcuno da laggiù ci invia un messaggio chiedendo: “come state? Coraggio, noi preghiamo per voi.”
Questa credo sia l’universalità della chiesa dove tutti pensano a tutto.
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